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Declinazione Contemporanee – CR6_0888

Marzia Migliora

 

Il lavoro di Migliora (Alessandria, Italia, 1972) si articola attraverso un’ampia gamma di linguaggi che includono la fotografia, il video, il suono, la performance, l’installazione e il disegno. Le sue opere hanno origine da una profonda attenzione per l’individuo e il suo quotidiano; le tematiche ricorrenti nella sua ricerca sono la memoria come strumento di connessione con il presente e l’analisi dell’occupazione lavorativa come elemento di affermazione dell’artista all’interno della sfera sociale. Ne deriva un lavoro complesso, capace di creare esperienze condivise, di forte partecipazione emozionale e intellettuale per il pubblico.

Il Progetto

Nel 2022/2023 l’artista Marzia Migliora è stata parte del programma di residenze d’artista attivate dal MAO.

In qualità di spazio di sperimentazione e luogo di espansione dei significati delle collezioni permanenti, il museo ha invitato l’artista a confrontarsi con le opere custodite nei depositi. Partendo da alcuni oggetti rituali e da sculture, Migliora – con l’aiuto dello staff del museo – ha realizzato cinque arazzi site-specific che impegnano parzialmente lo scalone monumentale d’ingresso del MAO. Gli arazzi hanno origine da un grande rotolo di carta (130 x 9,140 cm) realizzato con tecnica mista - collage, disegno e frottage sulle opere stesse delle collezioni del museo.

“Il concetto di lavoro che sto realizzando è un ponte metaforico e percorribile tra le collezioni conservate al Museo d’Arte Orientale di Torino e la contemporaneità, nel tentativo di rileggere il rapporto tra le culture. La mia idea è di creare una narrazione in cui immaginari di diversa natura, epoca, cultura, contesto sociale, politico, economico e religioso convivano in un unico ambiente”. Marzia Migliora

 

 

video_marzia_migliora

L'arazzo è stato creato da Marzia Migliora con Giovanni Bonotto nell'ambito del progetto A Collection per il MAO.

"La collaborazione creativa tra Marzia Migliora e Giovanni Bonotto, nel quadro di una progettualità museale che vede lo sguardo e l'azione dell’artista, la mano e la testa di Bonotto e la collezione come materia di creazione, porta il MAO in una dimensione virtuosa e generosa di produzione artistica. Il #maotempopresente ha proprio come scopo di portare la contemporaneità del saper fare all’interno del museo, creando così interpretazioni e funzioni narrative che parlano al presente: tutta la storia come sguardo dell’oggi" Davide Quadrio, direttore del MAO.

 

 

 

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