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Formazione e università

Formazione


Per gli insegnanti che desiderano conoscere il museo e le sue collezioni, è possibile concordare con i Servizi Educativi visite su appuntamento in piccoli gruppi.

Per integrare al meglio i contenuti del museo e le relative attività di laboratorio nei programmi scolastici, si possono concordare con i Servizi Educativi calendari di più incontri progettati insieme. Gli insegnanti possono inoltre richiedere presentazioni del museo presso la propria scuola.

 

Info maodidattica@fondazionetorinomusei.it; t. 011.4436927/8

Corso di formazione di cultura materiale dell’Asia

Il corso di formazione di Cultura Materiale dell’Asia è un innovativo progetto nato nel 2022 da una collaborazione fra il MAO e StudiUm, il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino.

Per il Museo e per l’Università si tratta di un programma a carattere sperimentale e rappresenta il primo step di una collaborazione che, nelle intenzioni delle due istituzioni torinesi, dovrebbe strutturarsi e ampliarsi ulteriormente nei prossimi anni, creando una connessione profonda fra due luoghi di cultura che, nelle loro diversità, possono beneficiare di uno scambio reciproco di saperi e competenze.

Ma cosa si intende esattamente per ‘culture materiali’? Con questa definizione si indicano gli aspetti concreti e tangibili di una cultura, quali ad esempio gli oggetti di uso quotidiano, i manufatti urbani, gli strumenti utilizzati per le attività produttive, ma anche i comportamenti e i rituali che gli oggetti contribuiscono a creare e, in maniera ancora più estesa, oggetti immateriali quali i suoni, gli eventi e addirittura il linguaggio: conoscerne e comprenderne gli utilizzi consente agli studiosi di ricollocare gli oggetti e i fenomeni artistici all’interno di un tessuto culturale più ampio e omogeneo.

 

 

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Volti e sfondi di una performatività oggettuale: una stampa giapponese in viaggio

Questo progetto, sviluppato in collaborazione con MAO, Università di Torino e Università di Tokyo, considera il concetto di alterità attraverso una tripla interazione reciproca e bilaterale: all'interno della relazione tra individuo-individuo, individuo-oggetto e oggetto-oggetto.

Si tratta di una proposta filosofico-pratica sviluppata in varie fasi: in collaborazione con il MAO Museo d'Arte Orientale ho selezionato un'opera d'arte dalla collezione giapponese del genere ukiyo-e, una silografia di Utagawa Hiroshige[1]; ho poi elaborato un protocollo laboratoriale applicato in tre diversi contesti, con minime varianti, e interagendo con studenti e studentesse del corso "Interactive Storytelling and Art" 2023/2024 dell'Università di Torino (all'interno del Corso di Laurea Magistrale in Comunicazione e Culture dei Media), quello di "Software Studies: Interactive Digital Storytelling" (ref. Prof. Michael Facius) dell’Università di Tokyo (all'interno del programma di laurea magistrale internazionale: Informazione, tecnologia e società in Asia) e il Corso di Cultura Materiale ed. 2023/2024 organizzato dal Museo d'Arte Orientale di Torino. A partire da tale collaborazione, studenti e studentesse hanno dato origine a molti lavori interessanti poi selezionati ed inseriti in un articolo teorico nella prestigiosa rivista “Reti, saperi e linguaggi”, un capitolo di una monografia e in questa sede virtuale/museale. Dopo una presentazione teorica, i laboratori si sono concentrati su due attività: una trasduzione visiva individuale dell’opera prescelta (“Confluenza di tre fiumi a Yokkaichi”) e una trasduzione narrativa poetico-collettiva su rivisitazione di una pratica artistica surrealista chiamata “il cadavere squisito” utilizzando le seguenti parole parzialmente inerenti alla stessa grafica: ponte, tre fiumi, Torino, futuro, vento, arte, volto, confluenza, Tokyo, camminare (con qualche minima variazione in ASIA e MAO).

 

Silvia Barbotto

 

 

 

[1] Utagawa Hiroshige (1797-1858),  "Confluenza di tre fiumi a Yokkaichi", Giappone, 1832-1834, Edo (Tokugawa), silografia su carta, nishiki-e, ōban yoko-e;  Proprietà: Unicredit S.p.A., Milano in comodato al MAO Museo d’Arte Orientale

 

Silvia Barbotto è ricercatrice FACETS, progetto che ha ricevuto un finanziamento dall’European Research Council (ERC) nell'ambito del programma European Union’s Horizon 2020 (accordo n. 819649 – FACETS, Massimo Leone PI). Questa collaborazione UniTo-UniTokyo-MAO è stata resa possibile dalla progettualità Erasmus+ Teaching/Training.

 

 

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