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PUBLIC PROGRAM | Il Grande Vuoto

  • Evento
  • 6 Maggio 2022 - 4 Settembre 2022
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6 maggio Blue Lion Induction POSTI ESAURITI

Il giorno dell’apertura l’artista Marcos Lutyens proporrà il progetto Blue Lion Induction, un’induzione ipnotica, una meditazione che condurrà i partecipanti in un viaggio oltre le parole.
Marcos Lutyens è artista e ipnotista e le sue performance sono sedute di ipnosi collettiva, che conducono i visitatori prima in un profondo stato meditativo e poi in un mondo altro, immaginario, in cui le indicazioni della sua voce si integrano a ricordi, aspettative, sogni personali. L’induzione ipnotica “Blue Lion” viene condotta alla presenza di una statuina di Manjusri, un bodhisattva associato alla saggezza. Una traccia sonora, un profumo di antico e l’intento di domare la mente attraverso parole evocative accompagnano il visitatore in un viaggio verso una visione universale nella continuità dell’infinito.

In occasione di Eurovision Song Contest, nei giorni 13 e 15 maggio Vittorio Montalti e la pianista Gloria Campaner realizzeranno in anteprima assoluta alcune performance musicali. Le performance saranno registrate live e verranno diffuse all’ingresso del museo come istallazione sonora per la durata della mostra.

Orari delle performance del 13 e 15 maggio:
ore 11.30-12 | ore 14-14.30 | ore 16-16.30 | ore 17.30-18 | ore18.30-19

Il 28 maggio nella sala polifunzionale del museo verranno proiettati rispettivamente alle ore 16.30 e alle ore 18.30 i film The Reincarnation of Khensur Rinpoche e The Thread of Karma, dei registi Ritu Sarin e Tenzing Sonam. Il loro film Some Questions on the Nature of Your Existence verrà inoltre proiettato per tutta la durata della mostra.

Dal 21 al 24 giugno l’artista Chrysanne Stathacos sarà ospite del museo e darà vita a un mandala di specchi e rose con la performance "Blowing roses" e infine, per tutta la durata della mostra, nella Sala Polifunzionale del museo verrà proiettato il film Some Questions on the Nature of Your Existence dei registi Ritu Sarin e Tenzing Sonam.

 

La mostra Il Grande Vuoto è completata da un ricco programma musicale curato da Davide Quadrio, Chiara Lee & Freddie Murphy

Paesaggi sonori impressionistici, meditazioni acustiche, tradizione e innovazione… Lo spazio sonoro contemporaneo di Yeong Die, Li Yilei, Amosphère, Hatis Noit e KyoShinDo si confronta e riflette sulla transitorietà, la ripetizione come trasformazione, la relazione tra una parte e il relativo tutto, l’intersezione tra assenza e presenza. Declinato in modi sempre diversi, il suono rappresenta di volta in volta un nuovo inizio, la conferma di un’interezza che riempie, un vuoto che accoglie.

BIGLIETTI
Biglietto singolo: 15 € | Abbonamento per 5 concerti: 60 € ( 40 € per possessori Abbonamento Musei).
Ridotto studenti: 10 € | Abbonamento studenti per 5 concerti: 40 €.
I biglietti sono disponibili in museo e comprendono l'ingresso in mostra.

 

EVENTO RIMANDATO AL 18 MAGGIO ORE 18.30
17 maggio ore 18.30 | Yeong Die

Ambient dalla sensibilità pop, con una strizzatina d’occhio all’IDM.
Yeong Die è una figura centrale della fiorente scena musicale di Seoul, caratterizzata da un approccio fresco e irriverente nei confronti del mondo della musica sperimentale. Questo traspare nelle collaborazioni con Yetsuby e Uman Therma (altri due attori chiave in questa scena) per la collana di Computer Music Club così come nei suoi lavori solisti. Il suo ultimo album “Weather Z” (Psychic Liberation, 2021) è una riflessione sull'inevitabilità del cambiamento climatico in cui dipinge paesaggi sonori impressionistici, scorci emotivi di un mondo che rimane bellissimo nonostante sia sempre più vicino alla fine.

1 giugno ore 18.30 | Hatis Noit
Interpretazione vocale trascendentale.
Cantante giapponese originaria dell'Hokkaido, Hatis Noit è fortemente influenzata dal Gagaku (musica classica giapponese), come anche da diversi stili operistici, dai canti bulgari e gregoriani, nonché da musica d'avanguardia e pop. ​All'età di 16 anni, durante un viaggio in Nepal verso il luogo di nascita del Buddha, si rese conto che cantare era la sua vocazione. Durante il soggiorno in un tempio, Hatis Noit sentì una monaca cantare, il suono la commosse così intensamente che si rese immediatamente conto del potere viscerale della voce umana: uno strumento primordiale e istintivo che ci collega all'essenza stessa dell'umanità, della natura e del nostro universo. Il nome Hatis Noit è tratto dal folklore giapponese e significa lo stelo del fiore di loto. Nella tradizione giapponese il loto rappresenta il mondo dei vivi, mentre la sua radice è il mondo degli spiriti; Hatis Noit è quindi ciò che collega i due.

30 giugno ore 18.30 | Amosphère
Fra sintetizzatori analogici e tecnologia digitale contemporanea.
Amosphère è una compositrice e artista visiva cinese con base a Parigi. Il suo lavoro interroga il tempo, lo spazio, la cosmologia, l'ambiente naturale, la percezione umana e gli effetti psico-fisici del suono. Il suo ultimo disco 'More Die of Heartbreak (更多的人死于心碎)', (33-33 Label, 2022) invita gli ascoltatori in uno spazio sonoro meditativo dove il tempo si espande e si contrae, la semplicità rivela complessità e la ripetizione diventa trasformazione. Suoi lavori sono stati presentati all’IRCAM di Parigi, al Somerset House Studio a Londra e Mutant Promise/EBM(T) di Tokyo, tra gli altri.

13 luglio ore 18.30 | Li Yilei
Meditazione ambient poetica.
Artista cinese non binariə con base a Londra, Li Yilei lavora tra performance, musica, teatro, scultura e installazione. Cresciutə da una monaca buddhista, il suo lavoro è fortemente influenzato dalle ideologie del vuoto, dello zen e della caducità. Il suo ultimo album “之 “ (Métron Records, 2021) si basa sulla relazione temporale tra esperienza e ambiente circostante ed è fortemente ispirato dall’arte e dalle poesie di epoca Song. Il suo lavoro è stato presentato in musei, sale da concerto e festival internazionali. È cofondatricə di NON-DUAL, un collettivo artistico con sede in Asia e in Gran Bretagna, che lavora per dare visibilità ad artisti appartenenti a minoranze etniche.

4 settembre ore 18.30 | KyoShinDo
Taiko contemporaneo.
I membri del collettivo KyoShinDo praticano lo studio delle percussioni giapponesi taiko e delle arti tradizionali giapponesi presso il KyoShinDo Taiko Dojo situato sulle alture dell'Appennino ligure fin dal 2004. Il KyoShinDo ha un approccio davvero unico all’arte del taiko. Incorporando il karate in questa già spettacolare arte performativa, rielabora lo stile tradizionale in una forma innovativa tramite ritmiche d’avanguardia, spingendo i limiti del taiko in un contesto nuovo e contemporaneo. Costruttori dei tamburi che suonano, hanno partecipato a numerosi festival ed eventi in Italia, Giappone, Germania, Francia, Qatar, Oman, Arabia Saudita, Malta.

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA.
Per info e prenotazioni
eventiMAO@fondazionetorinomusei.it