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La “Via del Taccuino”. Viaggi in oriente con il “carnet de voyage”

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  • 18 December 2025
India ©Faravelli 2

Giovedì 18 dicembre ore 18
La “Via del Taccuino”, viaggi in oriente con il “carnet de voyage”
con Stefano Faravelli, Artista, filosofo e viaggiatore

Il Viaggio, in quanto occasione privilegiata di scoperta del mondo, è l’esperienza in cui, più d’ogni altra, il taccuino- nelle sue classiche partiture, quella figurativa e quella “scritta”- ci rivela tutta la sua efficacia. Diversamente dal taccuino quotidiano, il “journal intime ”, di cui poche testimonianze di qualità sono sopravvissute all’avvicendarsi delle generazioni , il taccuino di viaggio ha invece una lunga storia e splendidi esempi in archivio. A partire dal XVII secolo, il viaggio in Oriente (o più genericamente il viaggio esotico) è stato declinato in forme, stili e attitudini molto diverse. Strumento di prospezione coloniale e archeologica (Amelia Edwards) o supporto di fughe più o meno oniriche, (Gauguin:“…des notes éparses, sans suite come les reves, comme la vie toute faite de morceaux”), laboratorio antropologico, raccolte di
souvenir d’arte, (Thomas e William Daniell in India, David Roberts in medio oriente, Delacroix in Marocco, ecc…).
Il XIX secolo segna il suo apogeo; il declino comincerà con l'avvento della fotografia e il suo ingombrante carico di oggettività. È in atto, tuttavia, una grande ripresa contemporanea del carnet de voyage , come pratica artistica e narrativa, dove l'attenzione all'aspetto processuale è anteposto al risultato ultimo, quello di un'opera spesso chiusa in se stessa.

Stefano Faravelli ha frequentato e lavorato come "artista viaggiatore" in Cina, India, Giappone,Tibet. Ha studiato in modo approfondito il mondo islamico e viaggiato in medio oriente. A partire da queste esperienze sono nati dei libri che hanno contribuito alla diffusione e alla riscoperta del Carnet de Voyage in Italia . Il suo intervento, dopo una breve ricognizione nella storia del genere, si concentrerà sulla sua personale interpretazione del “taccuino orientalistico”.
Supporto della mia riflessione saranno i suoi libri: ”India per vedere l'Elefante" (EDT) e “Giappone, taccuini dal Mondo Fluttuante” (De Agostini), che si prestano particolarmente ad entrare in relazione con gli oggetti delle collezioni del museo.

Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.