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WOMEN IN BALI. Mostra fotografica di Bruna Rotunno PROROGATA

  • Mostra
  • 22 Luglio 2017 - 24 Settembre 2017
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MOSTRA PROROGATA fino al 24 settembre 2017

a cura di Gigliola Foschi in collaborazione con MAO Museo d’Arte Orientale

WOMEN IN BALI è un progetto fotografico tra arte e reportage, un viaggio per immagini nel cuore di Bali e un omaggio all’energia di tutte le donne che vi abitano. Bruna Rotunno racconta l’universo femminile e la potenza creatrice della natura, nell’isola dove l’acqua è ancora venerata come sacra origine della vita e come elemento di purificazione.
La mostra è realizzata in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Torino, il più giovane e tra i maggiori in Europa per la conoscenza e lo studio dell’arte orientale, che da tempo ha avviato un programma di mostre temporanee per approfondire tematiche che non sono presenti nelle esposizioni permanenti e per presentare al pubblico altri aspetti della straordinaria ricchezza e originalità delle culture orientali. Il MAO quindi, oltre a essere un importante istituto culturale per la conoscenza dell’arte orientale vuole rappresentare per il pubblico italiano ed europeo una finestra sull’affascinante e complesso mondo delle culture dell’Asia.
In questo lavoro durato 8 anni – nato da una grande attrazione per l’isola, visitata per la prima volta 20 anni fa – la fotografa ha costruito un racconto per immagini, dove ogni gesto e ogni personaggio traduce l’essenza di un luogo unico, caratterizzato da una costante armonia. Partendo dalla mitologia balinese, fondata sul culto dell’acqua – la Holy Water, la Grande Madre, simbolo di creazione e purificazione – nelle fotografie viene così mostrato il fluire del lato femminile dell’isola. A esso si lega il sacro, il rito, la creatività, l’arte, la musica e la danza, raccontati attraverso i gesti quotidiani delle donne balinesi. Sono loro le artefici delle offerte e dei fantastici addobbi sacri, creati per attrarre l’attenzione e la benevolenza delle divinità. In questa ‘isola teatro’ – come viene definita Bali – dove la bellezza si rivela una qualità fondamentale della vita, le donne si muovono con grazia ed eleganza, danzano e lavorano in un universo dove anche le risaie, le lussureggianti piante tropicali e le pietre sono animate dalla Shakti, l’energia divina femminile.
Oltre a offrirci un racconto di vita sulle donne balinesi, Bruna Rotunno ha concentrato la sua attenzione sulle tante donne straniere che, attratte dalla bellezza e dalla spiritualità dell’isola, hanno deciso di stabilirvisi per creare una nuova comunità femminile e sviluppare progetti di natura etica, sociale, artistica ed educativa, spesso all’insegna dell’eco-femminismo e della sostenibilità. Tra le tante, l’americana Robin Lim, con la sua Bumi Schat Foundation, che ha aiutato a far nascere più di 5000 bambini, riducendo l’alto tasso di mortalità. L’indonesiana Sri Adnayani Oka ha fondato una banca di microcredito
per aiutare i poveri, l’irlandese Nattalia Sinclaire che ha aperto sull’isola una scuola Montessori e l’inglese Mary Northmore che, con la sua non-profit Smile Foundation, finanzia operazioni per correggere malformazioni congenite nei bambini.
«Bali è un’isola viva che ha sempre suscitato in me emozioni contrastanti – afferma la fotografa Bruna Rotunno – stimolate dalla sua luce fluida e mutevole, da una ritualità fatta di gesti che rendono visibile l’invisibile e soprattutto da una bellezza diffusa che riflette un’armonia in continuo divenire. Nel corso del tempo ho incontrato tante donne, sia balinesi sia provenienti da altre parti del mondo, che sull’isola hanno avviato importanti progetti artistici, etici e sociali. Attraverso i loro ritratti ho cercato di coglierne l’essenza, raccontando la forza dell’energia femminile simboleggiata dall’acqua, veicolo di memorie antiche e strumento di guarigione. Le immagini sfiorano la quotidianità di un luogo in cui tutto è sacro e dove la potenza creatrice della natura risuona con l’energia creativa presente in ognuno di noi, rendendo più lucidi e realizzabili i nostri sogni. Questo progetto vuole essere un omaggio all’isola e a tutte le donne che la abitano».
Il percorso espositivo è composto da 80 fotografie e da uno short movie su Bali girato dall’autrice, The Island of Healing. Completano la mostra un gruppo di piccole sculture in legno femminili degli anni Cinquanta e alcuni oggetti legati alla cultura di Bali, prestito della collezione Mariangela Faradella (Milano).
La mostra, inaugurata nel 2016 al Museo India Habitat Centre di New Delhi, dopo il MAO di Torino verrà presentata a Parigi.
La ricerca di Bruna Rotunno è stata raccolta in un importante volume Women in Bali (pubblicato da Silvana Editoriale), che conta più di 150 fotografie, accompagnate dai testi di Anita Lococo, americana residente da 35 anni nell’isola, e dalla scrittrice balinese Cok Sawitri.

L'ingresso alla mostra è compreso nel biglietto del Museo.

 

BRUNA ROTUNNO
Bruna Rotunno vive tra l’Europa e l’Asia. La sua pratica artistica include la fotografia e il video. La sua produzione si sviluppa anche in progetti di ampio respiro basati su narrazioni dove la sensibilità e l’empatia visiva si coniuga con l’immediatezza del reportage. I suoi lavori sono stati pubblicati su Vogue, Muse, Shon, Twill, etc. Il lavoro Shanghai 24h è stato esposto alla Triennale Bovisa (2010). Ha inoltre partecipato alla mostra 60 Grandi Fotografi 60 grandi Architetti presso lo Spazio Marini Light (Milano, 2015). Il suo short film Sultan Dream è stato presentato alla Biennale di Venezia nel 2015. Tra i riconoscimenti ottenuti: la menzione d’onore al Tokyo International Foto Awards (2016), il Silver Award al Prix de la Photographie di Parigi (2016). Oltre a Women in Bali, ha pubblicato: The Queen of the Andes (Skira, 2102), The Lotus Flower (Skira, 2010), The Long Journey of excellence (Skira, 2008), Etno Folk in Cortina (Renografica, 2007).
www.brunarotunno.com

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