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Conferenze legate alla collezione di tessuti e moda del museo

  • Evento
  • 15 Febbraio 2023 - 10 Maggio 2023
conferenze tessuti

da 15 Febbraio 2023 a 10 Maggio 2023

Dal 15 febbraio 2023 alle ore 17, prende avvio, nella Sala Feste al primo piano del museo, un nuovo ciclo di appuntamenti per approfondire la conoscenza dell’arte della tessitura e del ricamo, oltre all’evoluzione della moda e del costume tra XVI e XX secolo.

Ingresso libero con prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 - 13.00; 14.00 - 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Calendario e programma

Mercoledì 15 febbraio, ore 17.00: Il filo del Rinascimento, quando l'abito fa il monaco
Con Giovanni Carlo Federico Villa

I drappi d'oro e di seta capaci di ammantare della loro bellezza e opulenza un secolo d'arte veneziana. Una singolare lettura del ruolo dei tessuti auroserici nella pittura veneta tra Quattro e Cinquecento, in un percorso visivo che dall'arte muranese della bottega dei Vivarini si svolge attraverso i parati a fresco di Andrea Mantegna per sostanziarsi nelle tavole dei Bellini e nelle tele di Tiziano, Tintoretto e Veronese per deflagrare in ultimo nel colore di Giambattista Tiepolo. Un viaggio alla scoperta del ruolo fondamentale dei tessuti per la creazione dell'immaginario della Serenissima Repubblica.

Mercoledì 8 marzo, ore 17.00:Textiles are back. Speciale donne
Con Virginia Bertone, responsabile direttivo, e Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama
La storia, prevalentemente maschile, della produzione tessile ha visto le donne protagoniste nelle arti fiorite nell’ambiente domestico, in particolare il ricamo e il merletto. Attività dapprima dell’aristocrazia, queste arti toccarono ogni strato sociale, costituendo un valore forte comune. L’apprendimento del ricamo è stato per molte ragazze occasione di alfabetizzazione, strumento di affermazione e di racconto di sé. E tramite il recupero delle tecniche del merletto abbandonate, diverse nobildonne in Italia hanno dato vita alla fine del XIX secolo a progetti di solidarietà sociale, volti a offrire alle giovani la possibilità di mantenersi con il proprio lavoro.

Venerdì 31 marzo, ore 17.00: L’arte del ricamo nel Medioevo
Con Christine Descatoire
, conservatore capo delle collezioni di oreficeria e dei tessuti occidentali del Musée de Cluny - Musée National du Moyen Âge
Il ricamo è onnipresente nella vita quotidiana degli uomini e delle donne del Medioevo, dai ricchi al popolo. I ricami di seta, oro e argento, facendo parte delle arti preziose, erano tra le produzioni più lussuose e apprezzate. La conferenza illustrerà il panorama delle produzioni e delle tecniche di ricamo usate dal XII all’inizio del XVI secolo in Europa, tra Italia, Germania, Fiandre, Inghilterra, Francia e Spagna. Verranno presentati i ricamatori e i loro legami con la pittura e i pittori..

Mercoledì 12 aprile, ore 17.00: Textiles are back. Radici
Con Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama
L'arte della tessitura affonda le proprie radici nella preistoria. Lino e lana sono i materiali di più antica lavorazione in Europa, mentre la seta rimase per molti secoli un segreto ben protetto dalla Cina. I tessuti serici portarono nuove tecniche dall'Oriente e, finalmente, dal XII-XIII secolo l'industria della seta prese avvio in Italia. Ebbe così inizio la grande stagione delle manifatture italiane, i cui velluti operati e damaschi furono i tessuti più costosi e richiesti da ogni corte d'Europa.

Mercoledì 10 maggio, ore 17.00: Textiles are back. Invenzione e bellezza
Con Maria Paola Ruffino
, conservatore Palazzo Madama
Nel XVII e XVIII secolo il tessuto in Europa tocca vertici di raffinatezza con disegni di crescente complessità e sensibilità, giocati attraverso i colori e l’intreccio dei filati. Le manifatture di Lione, al servizio del Re Sole, conquistano la palma dell’eccellenza e conducono con la loro produzione la corsa della moda. Le stoffe sviluppano sempre nuovi disegni e invenzioni decorative in funzione della loro valorizzazione nelle ricche vesti femminili e maschili, per volgere, nell’ultimo quarto del Settecento, verso la semplificazione di forme e decori ispirata dalla cultura neoclassica.