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Arte imperiale iranica tra continuità e innovazione

  • Evento
  • 28 Giugno 2018

Appuntamento in occasione della mostra ORIENTI. 7000 anni di arte asiatica dal Museo delle Civiltà di Roma

Giovedì 28 giugno 2018, ore 18

Per tutta la durata della mostra un ricco susseguirsi di eventi consentirà al pubblico di immergersi totalmente nella mostra e di approfondirne i temi.

Paola Piacentini, curatore del settore Vicino e Medio Oriente antico del Museo delle Civiltà, farà conoscere al pubblico del MAO Museo d’Arte Orientale l’Arte imperiale iranica.

L’arte imperiale iranica sviluppatasi dal VI secolo a.C. al VII secolo d.C., con Achemenidi, Parti e Sasanidi, sarà illustrata dalle testimonianze maestose offerte dall’arte rupestre e da suppellettili in metallo, ceramiche, sculture, gioielli e ornamenti.

L’arte figurativa testimonia, nel rilievo come nelle arti suntuarie, l’originalità della produzione achemenide, a carattere multietnico, in cui la cultura iranica più antica si associa a quella delle steppe eurasiatiche e dei popoli dell’impero senza ignorare, tuttavia, anche il contributo dell’Occidente greco.

La penetrazione di Alessandro Magno in Oriente prima e la costituzione dell’impero Seleucide poi, portarono ad una rinnovata diffusione della cultura e dell’arte greca in Oriente. Questi fenomeni continuarono con i Parti Arsacidi, originari delle steppe eurasiatiche, artefici dell’impero esteso dalla seconda metà del III secolo a.C. al primo quarto del III secolo d.C. dalla Mesopotamia alle frontiere dell’India. L’arte del periodo riflette, secondo tempi e modi distintivi, l’esito dell’incontro di culture tra Oriente e Occidente mentre l’impero è attraversato dalla “Via della Seta” che sviluppa anche sul piano culturale i rapporti tra il Mediterraneo romano, l’Oceano Indiano e la Cina.

Nel III secolo d.C. i Sasanidi, fondarono l’ultimo grande impero dell’Iran antico, crollato nel VII sec. d.C. sotto l’urto dell’Islam arabo. L’arte del periodo illustra aspetti di continuità con il più antico mondo vicino e medio orientale, di contatti con Roma prima e Bisanzio poi e con l’Estremo Oriente. Rilievi, argenti, tessuti e apparati decorativi celebrano la regalità. Il carattere universale del repertorio concettuale e formale sasanide è testimoniato dalla forza di irradiazione che formule iconografiche e stilemi decorativi conosceranno contribuendo sensibilmente, dal tardoantico all’età barocca, anche alla formazione del moderno gusto occidentale.

 

Prossime conferenze in collaborazione con MuCiv

Giovedì 5 luglio ore 18 Conferenza di Paola D’Amore

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