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Acqua generatrice di forme e bellezza

  • Evento
  • 21 Maggio 2019 - 26 Maggio 2019

Mercoledì 22 maggio 2019, ore 18

Conferenza di Luca Ridolfi – Politecnico di Torino

Incontro a cura del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture

In occasione della mostra Goccia a goccia dal cielo cade la vita. ACQUA, ISLAM E ARTE il Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture (DIATI) del Politenico di Torino ha trattato il tema dell’acqua con uno sguardo rivolto alla scienza e alle sfide che il mondo contemporaneo deve affrontare nell’ambito della gestione delle risorse idriche con l’esposizione H2O: DALLA SCIENZA ALL’ARTE e una serie di conferenze volte a far conoscere il tema così importante e oggi assolutamente attuale.

Il mondo fisico che ci circonda è assai spesso modellato dall’acqua, capace di generare una stupefacente varietà di forme geometriche di affascinante complessità e bellezza: ne sono esempi le forme fluviali e quelle costiere, le morfologie glaciali e quelle calcaree. Ma anche la morfologia di molte forme di vita è spesso modellata dall’acqua e dalle leggi fisiche che ne regolano il moto. Basti osservare gli ecosistemi vegetali oppure la morfologia del sistema cardiovascolare. Di fronte a tanta ubiquità di forme, mercoledì 22 maggio alle ore 18 la conferenza del prof. Luca Ridolfi si pone come una sorta di viaggio alla scoperta di alcune di esse, al fine di illustrarne la genesi e comprendere come il moto dell’acqua ne sia la causa, in processi fisici e biologici apparentemente anche molto distanti tra loro. 

La conferenza si terrà nella sala dove sono esposte le foto H2O: DALLA SCIENZA ALL’ARTE

Ingresso gratuito all’incontro fino esaurimento posti disponibili

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ESPOSIZIONE H2O: DALLA SCIENZA ALL’ARTE 13 aprile – 1 settembre 2019

In occasione della mostra Goccia a goccia del cielo cade la vita. Acqua, Islam e Arte, il DIATI del Politecnico di Torino, ha trattato il tema dell’acqua con uno sguardo rivolto alla scienza e alle sfide che il mondo contemporaneo deve affrontare nell’ambito della gestione delle risorse idriche. Tre i temi illustrati nell’esposizione: la dissalazione delle acque, la capacità dell’acqua di creare forme e l’acqua virtuale.

La dissalazione - Solamente il 2.5% circa dell’acqua sul nostro pianeta è dolce e quindi utilizzabile come fonte di acqua potabile. Il restante 97.5% dell’acqua è contenuta nei mari e negli oceani ed è caratterizzata da una concentrazione di sali che non ne permette un utilizzo diretto. Questa percentuale è destinata a crescere a seguito dei mutamenti indotti dai cambiamenti climatici. Per garantire una disponibilità di acqua di alta qualità, sarà necessario sempre di più far affidamento sui processi di dissalazione di acqua di mare.

Ad oggi, i processi più efficaci di dissalazione sono la distillazione e la filtrazione a membrana. Tali processi permettono di effettuare una separazione dei sali con la produzione di acqua dolce di elevatissima qualità.

Le forme dell’acqua - Una selezione di fotografie scattate dal satellite illustrano la stupefacente capacità dell’acqua di scolpire, modellare e impreziosire la superficie terrestre. Le immagini dimostrano quanto l’azione dell’acqua sia estremamente variegata, avvenga a molte scale spaziali e temporali e sia in grado di creare forme complesse e straordinariamente affascinanti. Forme e colori che contribuiscono in modo decisivo alla bellezza del mondo in cui viviamo.

Fotografie della sezione “Le forme dell’acqua” gentilmente concesse da U.S. Geological Survey

L’acqua virtuale - L’acqua si rinnova continuamente con il ciclo idrologico, ma la sua distribuzione nel mondo è molto varia, con paesi che ricevono da 20 a 3000 mm/anno di precipitazione. L’acqua è fondamentale non solo per il consumo diretto, ma anche perché è necessaria alla produzione agricola che fornisce il cibo all’uomo, uso indiretto. I paesi che non hanno sufficiente risorsa idrica per soddisfare il fabbisogno di cibo della popolazione, importano dall’estero i prodotti agricoli necessari e, virtualmente, anche l’acqua che è stata necessaria per produrli, chiamata “acqua virtuale”. I paesi del Nord Africa e Medio Oriente sono tra i maggiori importatori di acqua virtuale perché devono sostenere una popolazione numerosa con poche risorse idriche. Questo genera una dipendenza dai paesi esteri che può essere critica, non sempre manifesta, destinata a crescere molto in futuro.

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Il DIATI svolge numerose attività di ricerca e di didattica inerenti allo studio delle risorse idriche, del loro utilizzo e conservazione http://www.diati.polito.it/focus/water

Il DIATI è inoltre partner del Centro Interdipartimentale Clean Water Center (http://cleanwater.polito.it/)  

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