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Vajravarahi
XIX secolo
Bronzo dorato e pigmenti
(Hb/34.D)
h. cm 54

Nel Buddhismo tantrico tibetano Vajravarahi (da varaha, cinghiale) è associata al ciclo di Hevajra, ma è spesso raffigurata come partner di Samvara e di Vajradaka e può essere descritta sotto molti aspetti diversi. La forma a quattro braccia di questa scultura, nota anche come Sarvarthasadhana Varahi (la Varahi che procura tutti i vantaggi pratici) è normalmente di colore rosso nelle raffigurazioni pittoriche.
La dea porta un diadema di cinque teschi e la ghirlanda di teste recise propria delle divinità terrifiche. Delle due mani centrali la destra regge un kapala pieno di sangue e la sinistra è atteggiata nella vitarkamudra, gesto della dissertazione e dell’insegnamento.