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Atisha Dipankarashrijñana (?)

  • Himalaya
Atisha Dipankarashrijñana (?)

Pur mancando un’iscrizione che fornisca il nome del lama qui riprodotto, la destra nel gesto dell’argomentazione (vitarkamudra), il “cestino” culminante nella gemma (che rappresenta il tripitaka, contenitore dei fondamentali testi buddhisti) e la foggia del copricapo (che, pur non essendo dell’abituale colore rosso, si richiama a quello tipico dei pandita indiani) inducono a ritenere che si tratti del grande maestro venuto dall’università buddhista di Nalanda per guidare e correggere la ripresa della diffusione del Buddhismo in Tibet.
Questa interpretazione è suggerita anche dalla piccola figura incoronata posta ai suoi piedi in atteggiamento di omaggio e venerazione, figura che evoca i ripetuti sforzi dei re di Guge per ottenere la visita del grande pandita. E’ inoltre rafforzata dalla stessa ricchezza e preziosità delle sete e dei broccati impiegati nel patchwork.
Un’alternativa possibile potrebbe essere rappresentata dall’ipotesi che la thang-ka sia dedicata a Tsong-kha-pa, il fondatore dell’ordine dGe-lugs-pa; mancherebbero però i consueti attributi della spada e del libro.