Patrick Tuttofuoco (Milano, 1974) è un artista visivo, docente presso la facoltà di Arti Visive e Studi Curatoriali alla NABA di Milano. La sua pratica, che mescola Modernismo e Pop, è concepita come un dialogo tra l’individuo e la sua capacità di trasformare l’ambiente in cui abita, esplorando le nozioni di comunità e di integrazione sociale. L’artista spinge le proprie opere verso l’astrazione utilizzando l’uomo come paradigma dell’esistenza e unità di misura della realtà. Da questo processo prendono vita infinite versioni dell’essere umano e del contesto della sua esistenza, capaci di animare le sculture.
“La nostra esperienza sulla terra è spesso definita da un dualismo tra forze contrapposte, una situazione in cui l'esistenza o l'identità di una cosa dipende dalla coesistenza di almeno due condizioni tra loro opposte, ma dipendenti l'una dall'altra e che si presuppongono a vicenda. È forse proprio nel superamento di queste categorie che possiamo trovare crescita ed evoluzione sia come individui che come collettività, mi riferisco ad un campo di tensione tra queste polarità che sia in grado di comprenderle e superarle in una logica di crescita e nuova visione del mondo.”
L’intervento luminoso site-specific Ultraworld che l’artista ha realizzato nel corso del programma di residenza al MAO per il 2024-2025 rappresenta i profili dei volti iconici della dea indiana Kali e del dio greco Dioniso. Posizionati all’angolo della facciata del museo, Kali guarda verso est mentre Dioniso si rivolge a ovest, creando una simbolica unione spaziale tra istanze apparentemente opposte – oriente/occidente, femminile/maschile – che diventano spunto per riflettere sul superamento dei confini legati al genere e all’abbattimento di stereotipi, etichette e categorie, nel tentativo di spostare l’attenzione sull’identità dell’individuo e la sua esperienza, e non sulla sua apparenza.
L'opera è progettata per illuminarsi di notte, ma è pensata per essere altrettanto affascinante anche di giorno, grazie alla qualità del vetro e alla sua interazione con la luce naturale.
La collaborazione con WonderGlass ha reso possibile la realizzazione poetica di questa visione, con una perfetta integrazione del dialogo tra estetica e tecnica.