Caricamento pagina...
Declinazione Contemporanee – CR6_1027

Kengo Kuma

Kengo Kuma (Kanagawa, Giappone, 1954) è uno dei più importanti architetti giapponesi contemporanei nella cui ricerca il rapporto con la tradizione giapponese si fonde all’innovazione tecnologica e alla sperimentazione progettuale.

Prima di fondare lo studio Kengo Kuma & Associates (KKAA) nel 1990, ha conseguito una laurea in architettura presso l’Università di Tokyo, dove attualmente insegna.

Ha insegnato presso la Columbia University, l’University of Illinois e la Keio University.

Nel corso degli anni KKAA ha progettato opere architettoniche in oltre quaranta paesi in tutto il mondo e ricevuto prestigiosi riconoscimenti tra i quali: l’Architectural Institute of Japan Award; lo Spirit of Nature Wood Architecture Award (Finlandia); l’International Stone Architecture Award (Italia).

KKAA mira a progettare un’architettura che pone al centro il rapporto tra l’essere umano e l’ambiente, prediligendo l’uso di materiali naturali e tradizionali spesso reperiti in situ e l’utilizzo della luce come elemento di costruzione spaziale.

 

 

Il Progetto

Flying Kodama è il titolo dell’installazione concepita dall’architetto Kuma per l’atrio del MAO in occasione della residenza d’artista tenutasi nel 2023-2024.

Kodama in lingua giapponese “lo spirito dell’albero” o “spirito della foresta” è frutto di una ricerca strutturale su cui Kuma lavora da alcuni anni. Il progetto è iniziato nel 2018 ad Arte Stella e ha portato alla produzione di un’opera dal diametro di quasi 6 metri che introduce geometria e porosità nel bosco di Casa Strobele. È proseguito nel 2019 a Taiwan con un’opera gemella, collocata questa volta in contesto urbano. Nel 2023, in occasione della Biennale di Architettura di Venezia è stato invece esposto un modello in rovere in scala ridotta a Palazzo Franchetti, esibito come una vera e propria scultura.

Per il MAO, Kuma ne ha realizzata una versione che deriva dalle stesse riflessioni, ma che conduce a esiti differenti: una sorta di sfera geometrica di 120 cm, composta da tessere di frassino massello chiaro incastrate tra loro, che si pone in contrasto con la fisicità e rotondità della volta storica del Museo, come un giocattolo-rompicapo giapponese.

Grazie a una serie di strisce luminose led poste al suo interno, Flying Kodama disegna un gioco di luci e penombre, dando vita a uno spazio misterioso e onirico che trova numerosi rimandi nella cultura giapponese. La luce si libera dall’interno verso l’esterno esaltando l’opera, il cui kanji è composto da Ko, “albero”, e Dama, che ha il duplice significato di “anima” ed “eco”. Kuma, con Flying Kodama, ha creato quindi un’eco di luce, una illuminazione buddhista che si genera dal suo cuore ligneo, si spande nell’androne e guida il visitatore verso le sale espositive.

 

Declinazione Contemporanee – CR6_0984
Caricamento Immagine...

Declinazione Contemporanee – CR6_0991
Caricamento Immagine...

Declinazione Contemporanee – CR6_1027
Caricamento Immagine...

Declinazione Contemporanee – CR6_1003
Caricamento Immagine...

Declinazioni Contemporanee

Declinazioni Contemporanee

Vai
Marzia Migliora

Marzia Migliora

Vai