21 ottobre 2025 – 28 maggio 2026
MAO Museo d’Arte Orientale, via san Domenico 11Combo, corso Regina Margherita 128OGR Torino, corso Castelfidardo 22
In occasione della prima mostra monografica in Italia di Chiharu Shiota, la nuova edizione di Evolving Soundscapes, il public programme curato da Chiara Lee e freddie Murphy, presenta una selezione di musicisti contemporanei e sound artist la cui pratica – pur con approcci differenti al suono e alla performance - risuona con i temi centrali del lavoro dell’artista giapponese.
Nell’ottica di collaborazione che contraddistingue l’attività del MAO, il public programme non è confinato agli spazi del museo, ma si estende anche al suo esterno con una serie di concerti co-prodotti e co-curati dalle OGR Torino e MAO, che daranno vita a una rassegna “condivisa” in cui i temi della mostra The Soul Trembles dialogheranno con quelli di Electric Dreams, l’esposizione temporanea ospitata da OGR, e con Combo, dove si svolgerà l’evento inaugurale del public programme.
Il programma offre un paesaggio sonoro sfaccettato: alcuni artisti lavorano sull’alternanza tra silenzio e rumore (Keiji Haino) e la risonanza dello spazio attraverso la voce umana (Fuji Yuki), trasformando oggetti di uso quotidiano in sculture sonore (Rie Nakajima) o in paesaggi sonori al confine tra arte e musica (Asuna). Altri reimmaginano la propria identità connettendo radici animistiche a città illuminate da colori al neon (Waq Waq Kingdom), fondendo la propria tradizione musicale a una dinamica modernità (JPN Kasai) o navigando la tensione tra la routine introspettiva e l’esuberanza della vita notturna (Tamanaramen). Altri infine esplorano gli echi simbolici della filosofia buddhista e della tradizione giapponese attraverso viaggi sonori nell’ignoto (Masayoshi Fujita) e l’unione tra minimalismo e fisicità (Rai Teteishi).
Programma completo
Martedì 21 ottobre 2025 ore 22:00@ Combo Torino, corso Regina Margherita 128WAQWAQ KINGDOMFolklore ultramoderno: il clubbing sperimentale si intreccia con la mitologia giapponeseIngresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili
I WaqWaq Kingdom sono un duo giapponese di tribal bass, formato da Kiki Hitomi e Shigeru Ishihara, di base a Lipsia e Berlino. Il loro suono, che gioca con generi ed epoche diversi, come una psichedelica Nabe hot pot fonde lo stile tradizionale giapponese Minyo con la dancehall giamaicana, il footwork, la dub, la techno, le poliritmie tribali e le colonne sonore di Super Nintendo in un’infinita gamma di avventure stilistiche.Shigeru Ishihara, alias DJ Scotch Egg, orbita da oltre un decennio come un alieno che si distingue nella galassia della dance music, pubblicando dischi radiosamente imprevedibili per etichette come Load Records e Nyege Nyege Tapes, ed esibendosi come membro della band post-rock britannica Seefeel.La cantante e paroliera Kiki Hitomi è stata membro dei King Midas Sound (insieme a The Bug e Roger Robinson) e ha co-fondato l’iconico duo giapponese dubstep-noise Dokkebi Q.Ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili.
Giovedì 4 dicembre 2025 ore 19:30@ MAOTAMANARAMENUn orizzonte audiovisivo sospeso tra sogno e percezionePartecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alla mostra The Soul Trembles
Tamanaramen, duo audiovisivo con base tra Tokyo e Londra, è formato dalle sorelle Hana (artista visiva) e Pikam (cantante/produttrice) che dopo aver intrapreso carriere soliste, nel 2021 hanno deciso di lavorare a questo progetto in comune.Attraverso una fusione di paesaggi sonori astratti, voci sussurrate e visual ispirati a texture della pelle e a colori fluidi e vibranti, le artiste creano un universo unico in cui suono e immagine si intrecciano perfettamente, oltrepassando generi e frontiere. Il loro lavoro illumina con delicatezza la solitudine umana, offrendo conforto e catturando tanto l’intimità introspettiva della vita quotidiana quanto l’energia del dancefloor.Hanno presentato le loro opere in contesti internazionali come SXSW e MUTEK Japan, e sono attive anche come DJ sotto il nome 4ngelkidz, con performance che spaziano da serate nei club in Giappone a feste di brand di moda e grandi mostre d’arte.
Giovedì 29 gennaio 2026 ore 19:30@ MAORAI TATEISHI (goat JP) feat. Koshiro HinoUn approccio olistico che spinge gli antichi strumenti a fiato oltre i loro limitiPartecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alla mostra The Soul Trembles
Rai Tateishi è suonatore di shinobue e flauto noh, interprete di tamburi taiko giapponesi, e una forza vitale tanto nella musica tradizionale quanto in quella sperimentale. Dopo essersi formato con il rinomato ensemble Kodo Taiko Performing Arts Ensemble, ha fondato il proprio gruppo Azuma ed fa parte del gruppo cult d’avanguardia goat (JP). Vivendo un’esistenza da eremita in un villaggio giapponese spopolato, Tateishi ha affinato il suo suono in profonda comunione con gli strumenti, sviluppando uno stile che trascende i loro confini abituali, canalizzando spiriti ancestrali attraverso improvvisazioni ardite, che spaziano da soffi melodici a passaggi percussivi, sonorità inaspettate e un’intensità dal carattere rituale.Il suo debutto solista Presence (uscito per l’etichetta NAKID di Koshiro Hino) è stato registrato senza sovraincisioni, intrecciando shinobue con shakuhachi, organo a bocca khene e flauto irlandese in una musica che risulta assolutamente personale. Al MAO sarà affiancato dal musicista Koshiro Hino, suo compagno nei goat (JP), che processerà in tempo reale il suo suono.
Domenica 8 febbraio 2026 ore 18:00@ OGR Torino, corso Castelfidardo 22ASUNA + RIE NAKAJIMAPartecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre
ASUNA “100 Keyboards”Un’ipnotica e ondulante armonia sonoraASUNA è un artista sonoro giapponese riconosciuto a livello internazionale nella scena della musica e dell’arte sperimentale. Attivo dalla fine degli anni ’90, è emerso dalla scena di improvvisazione di Tokyo, fondendo influenze che spaziano dall’hardcore al punk, fino ad esplorare mondi sonori delicati e melodici. Le performance di ASUNA spesso utilizzano fonti sonore non convenzionali – dai giocattoli a carica alle caramelle frizzanti, ai kazoo – combinando una sperimentazione ludica con la sensibilità profonda di un vero artista d’avanguardia.Il suo recente progetto su larga scala “100 Keyboards” è una performance site-specific che coinvolge oltre cento tastiere-giocattolo che suonano contemporaneamente, generando un’armonia sonora ondulante, al tempo stesso ipnotica e misteriosa. L’opera è stata presentata in importanti festival e sedi internazionali, tra cui il BAM di New York.
RIE NAKAJIMAUn’opera inventiva di bricolage meccanico e sonoroLa scultrice e sound artist Rie Nakajima crea suoni per installazioni e performance utilizzando una combinazione di dispositivi motorizzati e oggetti quotidiani, fondendo scultura e suono. La sua pratica artistica rimane aperta al caso e all’influenza degli altri.La sua prima grande mostra personale si è tenuta nel 2018 alla IKON Gallery di Birmingham. Ha inoltre collaborato con il Museo Vostell Malpartida (Cáceres), Tate Modern (Londra), Serralves Museum (Porto), ShugoArts (Tokyo), Hara Museum (Tokyo), The Wattis (San Francisco) e Cafe OTO (Londra).Tra i suoi collaboratori figurano Pierre Berthet, Angharad Davies, David Cunningham, Keiko Yamamoto, miki yui, hans.w.koch, Marie Roux, Billy Steiger, David Toop e Akira Sakata.
Domenica 15 marzo 2026 ore 18:00@ OGR Torino, corso Castelfidardo 22KEIJI HAINO + MASAYOSHI FUJITAPartecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alle mostre
KEIJI HAINOUn’icona della controcultura musicale giapponeseKeiji Haino è senza dubbio uno degli artisti più affascinanti e influenti del panorama sperimentale contemporaneo. Misteriosa figura attorno alla quale gravita tutta la scena del rock psichedelico e noise giapponese, con una presenza scenica dirompente che sfiora i linguaggi della performance art, esordisce nel 1970 con il leggendario gruppo noise-rock Lost Aaraff e raggiunge la notorietà col trio Fushitsusha. L’approdo alla carriera solista con l’album Watashi Dake/Only me (1981) segna una tappa fondamentale: con voce e chitarra dà vita ad improvvisazioni di incredibile intensità emotiva. Con alle spalle quasi 50 anni di carriera Haino esplora la musica contemporanea offrendo performance in cui la riscoperta del suono si avvale di qualsiasi tipo di strumento: chitarra, voce, batteria, elettronica, strumenti a percussione, sintetizzatori, ghironda e altri strumenti della tradizione popolare. Con Haino la tradizione del noise giapponese si mescola a quella del blues e del free jazz, creando un genere nuovo ed inimitabile. Ha collaborato, fra gli altri, con i Tatsuya Yoshida/Ruins, Masami Akita/Merzbow, Z'EV, Tony Conrad, John Zorn, Thurston Moore, Peter Brötzmann, Fred Frith, Bill Laswell, Faust, Jim O’Rourke, Oren Ambarchi, e fra gli artisti visivi con Christian Marclay e Cameron Jamie, e pubblicato più di 200 dischi. In questo evento speciale a Torino, si esibirà con la polygonola, uno strumento poligonale piatto in metallo, costruito a partire dalla teoria della vibrazione bidimensionale da Naoki Skura.
MASAYOSHI FUJITAUn affascinante lavoro di tessitura sonora ambientVibrafonista giapponese, Masayoshi Fujita inizia il suo percorso artistico con la batteria, per poi dedicarsi in modo approfondito al vibrafono, arrivando a comporre brani originali influenzati dal jazz e dall’elettronica. Dopo aver pubblicato registrazioni di ambient ed elettronica, Fujita inizia a sperimentare al di fuori degli stili tradizionali del vibrafono, preparando lo strumento con pezzi di metallo, strisce di alluminio e altri oggetti, alla ricerca di nuove possibilità sonore che ampliano lo spettro del vibrafono senza però intaccarne il carattere intrinseco.Ha pubblicato cinque LP con l’etichetta culto di Londra Erased Tapes: Stories (2013), Apologues (2015), Book of Life (2018), Bird Ambience (2021) e Migratory (2024), e ha collaborato con producer elettronici come Jan Jelinek e Guy Andrews.
Giovedì 9 aprile 2026 ore 19:30@ MAOFUJI YUKIInni insoliti sospesi tra meraviglia e contemplazionePartecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alla mostra The Soul Trembles
Fuji-Yuki è una vocalist giapponese che utilizza la propria voce come uno strumento. Grazie a tecniche vocali particolari, alla glossolalia e all’uso di pedali elettronici, crea un’ampia varietà di suoni.Ispirata agli spiriti del Buddhismo e dello Shintoismo, trasforma la voce in maniera creativa in un drone ambient o in preghiere che risuonano come in uno spazio sacro. Le sue performance dal vivo sono sempre diverse, in relazione al luogo e allo spazio che le ospitano. È inoltre conosciuta come vocalist della band sperimentale Sarry.
Giovedì 28 maggio 2026 ore 19:30@ MAOKASAIUna sorprendente fusione di tradizione folk giapponese, ritmi footwork e sperimentazioni glitchPartecipazione inclusa nel biglietto di ingresso alla mostra The Soul Trembles
L’artista di Kyoto KASAI sperimenta con gli antichi stili folk giapponesi fin dal 2015. Utilizzando il concetto giapponese di 温故知新 (onko-chishin), che significa “sviluppare nuove idee a partire dallo studio del passato”, KASAI lavora sulla creazione di un’espressione del tutto unica della musica folk Ondo e Minyo, infondendola di una modernità ipnotica ed esuberante attraverso beat e ritmi complessi tipici del footwork. Come molti della sua generazione, KASAI ha vissuto in luoghi diversi, spesso in periferia, e non si riconosce radicato in una cultura folk iper-locale, come sarebbe stato per un artista minyo un secolo fa. Eppure riporta il minyo alle sue radici quotidiane — le realtà materiali della vita di tutti i giorni, con le sue fatiche e le sue gioie senza tempo — offrendo così uno sguardo raro sulla vita della classe lavoratrice contemporanea in Giappone. Ha pubblicato gli album OWN ℃ (2021) e J/P/N (2023) con l’etichetta Chinabot, ed è il fondatore della tape label Hoge Tapes.